Il museo Venanzo Crocetti di Roma presenta SINTESI 2021 Dialoghi sulla Contemporaneità Catalogo, Testi Critici e Mostra a cura di: Giorgio Bertozzi, Maurizio Vitiello, Ferdan Yusufi. L’evento è realizzato da: Neoartgallery associazione culturale.
Pittura – Scultura – Fotografia – Installazioni di: Laura Amato, Hatice Aras Arvedo Arvedi, Berna Atalayer, Augusta Axis, Bianca Beghin, Ahmed Beshr, Selene Bonavita, Claudio Caldana, Antonio Carbone, Beatríz Cárdenas, Serena Casali, Biagio Cerbone, Eugenio Cerrato, Iure Cormic, Carlo Curatoli, Maria Pia Daidone, Silvana Di Lorenzo, Anna Di Maria, Samuel Di Mattia, Lucia Di Miceli, Paolo Di Nozzi, Carmine Elefante, Stefano Ferracci, Amleto Ferrari, Diana Franco, Vittorio Fumasi, Luciano Gargiulo, Marco Giacobbe, Natallia Gillo Piatrova, Claudio Giulianelli, Nezihe Gökçe, Kirsten Hammond Andersen, Ayşegül Heper, Elisabetta Maistrello, Salvatore Marsillo, Emidio Mastrangioli, Dilek Menteş, Alessandra Merenda, Laura Migotto, Mauro Molinari, Nicola Morea, Donatella Moriconi, Éva Nyáry, Renata Pagano, Viviana Pallotta, Simoneta Pantalloni, Silvio Paolini, Sandro Perelli, Elide Pizzini, Anna Poerio Stine Reintoft, Hector Rigel, Myriam Risola, Maria Teresa Sabatiello, Antonio Salzano, Manuela Scannavini, Maurizio Schächter Conte, Anna Seccia, Sema Sevgen, Hilmi Şimşek, Sergio Spataro, Funda Tarakçıoğlu, Zekiye Tellioğlu, Valter Vari, Hassan Yazdani, Merih Yıldız.
Un asterisco per “SINTESI 2021 – Dialoghi sulla contemporaneità”
*Sono passati parecchi mesi dal “global stress-test” determinato dal COVID-19, sviluppatosi nell’ ”annus horribilis“ 2020.
Oltre agli appuntamenti de “La Biennale di Venezia” sino al resistente e resiliente “Premio Sulmona” 2020, varie rassegne hanno accolto la ripartenza dell’arte. Questa mostra con la pubblicazione del catalogo ha il pregio di assicurare una memoria su artisti e artiste, provenienti da varie latitudini, in continua attività. Sono stati presi in considerazione vari segmenti, dalla fotografia alla grafica, dalla pitturaalla scultura, dalla ceramica alla digital-art e altro ancora, tra nomi storicizzati, consolidati ed emergenti.
Non è mai scemata la soglia della creatività; l’arte, nei momenti di crisi, segnala algoritmi di passioni e interessi simbolici, metaforici, allegorici. Gli artisti e le artiste, motivatamente, hanno puntualizzato e precisato movimento di idee, concetti in azione, dottrina di messaggi innovativi. Insomma, la voglia di produrre è inestinguibile; conciliare arte e vita è possibile, perché l’arte, nel dettato della vita, è solco essenziale. Frammenti preziosi dell’umanità invisibile ci fanno ricordare che l’arte è azione pedagogica, oltre a manifestarsi come un canale viatico dell’esistenza, nonché conforto analitico ed energica fonte di sicurezza per sfidare il futuro.
Riuscire a considerare i “sentimenti” dei mesi passati sta a significare che è d’interesse riflettere su ciò che ha prodotto e rivelato questa pandemia mondiale ed appare, così, una parabola dello status dell’arte italiana con nuove frontiere visive.
Gli artisti hanno voglia d’incontrarsi e le loro sensibilità sostanziano tremila ragioni ed esplorano “le variegate identità del mondo”; da sodali, svegli e acuti “viaggiatori dell’anima” hanno desiderio di ritrovare concrete centralità di ricerca. Motivi di coscienza, declinati in vari codici linguistici, rilanciano il circuito autentico dell’arte. L’arte è anche vicenda formativa, incentivo dell’esistenza, appoggio analitico. Visionare e “frequentare” le opere di artisti può essere verifica degli andamenti estetici e di profili di rinascita. La ripresa dell’arte è indirizzo a riequilibrare la nostra visione del mondo, alterata dalla pandemia sofferta. Questo giro di orizzonte ha rimesso in gioco adesioni, analisi, stime, valutazioni.
La variegata esposizione presenta diversi valori in campo, tra influenze analitiche e riprogrammate frontiere visive. E’ possibile notare segmentazioni, inquadrature, campiture, segnature, segni, segnacoli, sottolineature, striature, plasticità, incisioni, luci, tagli, angolazioni, purezze, concrezioni materiche, pulsazioni informali, elevate astrazioni e tutto ciò diventa ventaglio visivo, che sostanzia “dialoghi sulla contemporaneità” Sensibilità e identità sono inserite in una teoria d’ ”esprit” e l’operazione raduna cuori vibranti e menti battenti; umanissimi distingui intercettano un “idem sentire” volto al destino in forse e al futuro incerto. Il nostro presente, proiettato in una nuova dimensione sociologica, comunque, prosegue tra responsi di scienza, atti di coscienza, caparbia e testarda resilienza, e tanto cuore.
Uno “stop” c’è stato, ma, si sa, il futuro è fatto a scale.
Maurizio Vitiello
Napoli, 2021
Il filo e il birraio
Spesso ci si chiede quale sia il filo conduttore di una mostra in cui sono presenti opere realizzate da tanti artisti anche di nazioni diverse che si esprimono con tecniche differenti rappresentando soggetti astratti, concettuali o figurativi contrastanti tra loro.
Il bersaglio, celebre gioco enigmistico, consiste nel collegare tante parole disposte su anelli concentrici seguendo un percorso rispondente ad alcune semplici regole:
•La parola può essere un anagramma della parola che la precede.
•Può essere un sinonimo o un contrario della parola precedente.
•La si può ottenere aggiungendo o togliendo o cambiando una lettera della parola precedente.
•Può trovarsi unita alla parola precedente in un detto, in una similitudine, in una metafora o per associazione d’idee.
•Può formare, unita alla precedente, il nome di una persona celebre o di un luogo famoso reale o immaginario.
•Può trovarsi associata alla parola nel titolo o nella trama.
Sulla base di queste regole “l’arte gotica” e la “frutta” sono unite.
L’arte gotica – grattacielo – Empire – empireo – cielo – ciclo – successione – trionfo – fornito – dotato – Dotto – nano – nono – IX – il – articolo – colorati – tinti – Tintin – fumetto – furetto – furbetto – sciocco – schiocco – frusta – frutta.
Similmente al collegamento sopra descritto, nella mostra “ Sintesi 2021, Dialoghi sulla Contemporaneità”, proponiamo ai visitatori le opere degli artisti suddivise in due sezioni. Una sezione in cui il filo conduttore, delle opere “dialoganti” tra loro, è svelato nel modo più palese con una cadenza ritmata, come il vitale battito del cuore, di un contraddittorio fatto di domande e risposte, deduzioni e controdeduzioni.
L’altra sezione, che sicuramente, dato il mistero, sarà quella che desterà maggiore curiosità, emula ciò che in letteratura, Andrea Camilleri, ha fatto nel suo romanzo “Il birraio di Preston”, dove i capitoli non sono pubblicati nell’ordine cronologico, ma in caos circolare che può diventare chiaro al termine della lettura, quando ogni tassello si collocherà al giusto posto. Per questo il visitatore diventerà imprescindibile nel dialogo tra le opere in quanto protagonista di quella mediazione necessaria, affinché la logica dia ordine al caos.
Giorgio Bertozzi
Roma, 2021
Shakespeare, gli eroi e la tragedia
Sono trascorsi 13 anni dalla prima edizione di Sintesi che è nata dalla volontà di avvicinare far condividere ed unire: città, culture, società, artisti, emozioni, distruzioni, gioie, dolori, sogni come in una grande tragedia shakespeariana popolata di gente comune ed eroi che ci lasciano messaggi inattaccabili dal tempo che scorrerà. In tutto questo la modernità e l’innovazione, che la contemporaneità introduce nell’arte, ha l’effetto dirompente delle rivoluzioni fatte dalle minoranze che scardinano l’antico potere della maggioranza, arroccata sulla montagna della ripetitività e della noia. I paesi che riconoscono merito e valore alla “proposta rivoluzionaria” della minoranza sono destinati a divenire faro della modernità.
Inizialmente il progetto era dedicato principalmente agli artisti turchi e italiani che “Sintesi” ha ospitato nei primi tempi per poi avere successivamente anche rappresentanti di altri paesi, tanto per citarne alcuni: Alba Amoruso, Oktay Anilanmert, Zahit Büyükişliyen, Roberta Coni, Gürbüz Doğan Ekşioğlu, Cristina Fornarelli, Massimo Franchi, Davide Frisoni, Devabil Kara, Fevzi Karakoç, Alexander Jakhnagiev, Ivan Jakhnagiev, Laura Migotto, Kristina Milakovic, Irfan Okan, Claudio Orlandi, Barış Sarıbaş, Maria Rosaria Stigliano …
L’evento, che nel tempo si è svolto in città differenti, Istanbul, Mersin, Erzurum, Firenze, Bursa, città di grande tradizione culturale e storica, torna in questo 2021 a Roma nella prestigiosa ambientazione del Museo Crocetti. Quest’anno, gli artisti, faranno interagire tra loro le opere presentate, al fine di generare sul tema della contemporaneità, il dialogo.
Il dialogo tra opere ed artisti è quanto di meglio si possa auspicare per accompagnare le nazioni nel faticoso cammino di uscita dalla pandemia del Covid.
Sintesi 2021 saprà certamente soddisfare le aspettative degli appassionati visitatori che torneranno a respirare l’atmosfera positiva e propositiva degli eventi in cui è possibile “toccare con mano” le opere esposte per di più nel luogo che è stato atelier del grande scultore, del 900 italiano, Venanzo Crocetti.
Ferdan Yusufi
Istanbul, 2021
Ufficio stampa e comunicazione
Giorgio Bertozzi, Pino Cotarelli, Ivan Guidone, Maurizio Vitiello, Ferdan Yusufi
Ringraziamenti
Seren Ceren Asyali, Matteo Bertozzi, Pino Cotarelli, Ivan Guidone,
Maurizio Marrone, Giuseppe Mazzero, Serdal Kesgin, Alessandra Trapanà
Info
www neoartgallery.it – www.artesocieta.eu – www.positanonews.it – www.fondazionecrocetti.it
“SINTESI 2021 Dialoghi sulla Contemporaneità”
Fondazione Museo “Venanzo Crocetti”
Via Cassia 492, 00189 Roma
06-33711468
Coordinamento grafico-editoriale
Stefano Ferracci
tangramgallery@gmail.com – archiviostefanoferracci@gmail.com
INAUGURAZIONE
Venerdì 11 giugno 2021 ore 17
ESPOSIZIONE
12 – 17 giugno 2021
INGRESSO GRATUITO
ORARI:
da lunedì a venerdì: 11 – 13 15 – 19
sabato: 11 – 19
domenica: chiuso
Programma della serata Inaugurale:
- Apertura mostra
- Presentazione dell’evento, del catalogo e degli ospiti