Nel panorama internazionale dell’arte contemporanea noi assistiamo ad un continuo evolversi delle modalità espressive ed, in questa mostra allo SPAZIO TOLOMEO a Milano, che abbiamo l’occasione di poter apprezzare diversi linguaggi utilizzati da artisti che vivono in nazioni molto distanti fra loro. Abbiamo artisti dall’America, Canada, Ecuador, Messico, Cina, Israele, Marocco, Siria, Bielorussia, Germania, Francia, Finlandia, Spagna, Albania, Grecia, Bulgaria, Olanda ed Italia. Nelle loro opere si capisce che indipendentemente dalle tecniche usate, dai materiali e dai supporti, noi possiamo ammirare uno spaccato della situazione dell’arte contemporanea internazionale. Superato il discorso delle correnti artistiche che hanno dettato i canoni dell’arte da immemore memoria, oggi vediamo, qui in mostra, dei linguaggi espressivi che vanno dall’iperrealismo alla pittura simbolica neo-gotica, dall’informale fino all’arte concettuale. E’ un rincorrersi di colori, vibrazioni, forme e non forme che dialogano fra di loro e, secondo me, posizionandosi al centro della sala, il visitatore più sensibile sentirà dentro di sé questo loro modo di interagire. Dentro ognuna di esse sono impressi i pensieri, la gioia ed il dolore, le speranze e i desideri di chi le ha realizzate.. L’opera d’arte non è solo un pezzo di tela “colorata” ma è la stessa anima dell’artista che si palesa allo spettatore, si mette a nudo senza barriere o difese. Questo è l’atto eroico dell’Artista… L’atto creativo in se stesso è darsi agli altri senza remore né inibizioni, ecco perché entrando in una mostra, in un museo, il nostro atteggiamento dovrebbe essere quello del rispetto senza ipotesi preconcette. Certo che questo mio ragionamento, per taluni potrebbe essere etichettato come “idealista” o “romantico” , però, ognuno di noi, per chi lo volesse, potrà tentare di affinare la propria sensibilità per non fermarsi soltanto all’apparenza delle cose dettata da questa società consumistica dove il concetto di Apparire diviene sovrano… In fondo dipende solo da noi.